PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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7.12.11

HandPAGE: Le cose che ci piacciono...

Il favoloso mondo di Amelie non è un film che può piacere a tutti, è melanconico, poetico, surreale, insomma uno spazio per idealisti e sognatori... E se fosse semplicemente uno spazio che abbiamo paura di concederci? Soprattutto in una società che sacrifica poesia e ideali sull'altare dell'utilità, della misurabilità e della profittevolezza di azioni, scelte, oggetti, ahimè, a volte anche di relazioni umane. 
Le cose che Amelie ama sono piccoli gesti, insignificanti di per se stessi, strani, inconsueti per chiunque altro, ma sono parte di lei, del suo essere nella vita dove la stranezza lascia il posto alla magia di vivere la propria unicità e irripetibilità. Siamo noi, siamo autentici, forse, soprattutto quando siamo diversi, bizzarri...per poi scoprire che certe peculiarità le possiamo condividere con altri, seppur pochi.  


 

A me piace affondare i piedi nella sabbia granulosa sulla riva del mare...e a te?

2 commenti:

  1. Anonimo12/07/2011

    Hai spiegato benissimo quel senso di alienazione che si prova ad aver la voglia di sognare e credere, come i fanciulli, ai propri sogni...la derisione e il cinismo sono sempre lì a offuscare, a mettere in ombra, il sorriso leggiadro che ha un viso che crede.
    come i bambini che aspettano babbo natale.
    mi piace accarezzare le mie gatte, guardare sott'acqua, alzare gli occhi al cielo...
    Sara Petitu

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  2. ... le cose autentiche, così sincere, apprezzi ogni loro aspetto ogni forma perchè la natura le ha rese così perfette. Mi piace annusare l'odore del pane, guardare la campagna silenziosa avvolta nella nebbia, e ogni tanto avere un pò di tempo per il solo pensare... Sapevi di aver taggato la persona giusta!!:)

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