PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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9.11.11

ENews: Dopo il patto di stabilità, le dimissioni di Silvio Berlusconi

Berlusconi dice che si dimetterà dopo il patto di stabilità. Sarà veramente così? Ce lo chiediamo in tanti. E' davvero un gesto responsabile verso l'Italia, seppur in exstremis e peraltro tardivo,oppure è un prender tempo? Uno slogan politico a caccia di credibilità in Europa? 

Certamente abbiamo bisogno di credere che le dimissioni ci saranno, non tanto per recuperare fiducia in una figura politica che governa, tra alterne vicende, da ben 17 anni. Il che potrebbe sembrare per qualcuno una nota di merito "che bravo!". Nella mia idea di democrazia sono anche troppi. 

Abbiamo bisogno di credere che sia così semplicemente perchè non è mai stato ammissibile il contrario, ma oggi, alla luce della crisi a lungo sminuita dalle comunicazioni pubbliche del premier, non possiamo accettare deroghe. Urge serietà.  Vorrei anch'io da tutta la classe politica quello "scatto di orgoglio" cui accennava, ieri sera, il Direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, in collegamento studio con Ballarò.

Riporto sotto quella che è già una pagina storica della vita politica italiana: la nota del Quirinale sull'incontro avvenuto ieri tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Premier Silvio Berlusconi. 

 

 Il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato una volta compiuto l'adempimento dell'approvazione della Legge di Stabilità

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa sera in Quirinale il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, accompagnato dal Sottosegretario dott. Gianni Letta. All'incontro ha partecipato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Donato Marra.Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera ; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea.
Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione.                                                           (Fonte:Quirinale.it/)

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